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CRONOLOGIA DELL'OPERA SCIENTIFICA DI ENRICO FERMI 333
multanei (coincidenze) fra più di due contatori Geiger-Müller permettendo di individuare
la traiettoria dei singoli corpuscoli della radiazione penetrante. Ancora discussa è in quel
momento la questione se questi corpuscoli rappresentino l'agente primario oppure siano
generati nell'alta atmosfera per effetto di una radiazione di altra natura. La scoperta
di una eventuale dipendenza dell'intensità della radiazione penetrante dalla latitudine
geomagnetica (effetto latitudine) avrebbe corroborato l'ipotesi corpuscolare. Rossi aveva
previsto che in questo caso il campo magnetico terrestre avrebbe dovuto determinare an-
che un "effetto Est-Ovest", cioè un'asimmetria nell'intensità dei raggi cosmi ci rispetto al
piano del meridiano magnetico terrestre. Fra il 1930 e il 1931 Rossi effettua esperimenti
per scoprire tale effetto, il cui esito negativo viene attribuito da Rossi all'assorbimento da
parte dell'atmosfera. Nel corso di una delle sue frequenti visite a Roma, Rossi discute con
Fermi il problema dell'assorbimento e nel 1933 pubblicano insieme l'articolo Azione del
campo magnetico terrestre sulla radiazione penetrante. L'interpretazione di Rossi si rive-
lerà corretta: i raggi cosmici primari sono per lo più protoni che perdono la maggior parte
della loro energia attraverso collisioni nucleari. Sulla base di queste ipotesi Rossi decide di
organizzare una spedizione in Africa, che fornirà poi conferma dell'effetto Est-Ovest, ma
a causa di quelle che lo stesso Rossi definisce "difficoltà di carattere logistico" la spedizio-
ne viene battuta sul tempo da T. H. Johnson e L. Alvarez, un giovane allievo di Arthur
Compton, che scoprono simultaneamente e annunciano prima di lui questi risultati.
1934
Nel mese di gennaio del 1934 Irène Curie e Frédéric Joliot annunciano la scoperta di
nuovi radioisotopi ottenuti artificialmente bombardando i nuclei di elementi leggeri con
particelle α:. Fermi intuisce immediatamente che i neutroni possono essere validamente
utilizzati come proiettili per indurre la radioattività artificiale: essendo privi di carica
non sono soggetti alla repulsione coulombiana esercitata dai nuclei bersaglio. È l'occasio-
ne per iniziare esperimenti su larga scala. Verso la fine di marzo vengono irradiati diversi
elementi la cui attività viene misurata per mezzo di un contatore Geiger-Müller. Dopo
una serie di tentativi infruttuosi fatti con la sorgente di polonio-berillio, Rasetti parte
per il Marocco e Fermi inizia a bombardare in modo sistematico gli elementi del sistema
periodico di numero atomico crescente utilizzando una sorgente neutronica più intensa
costituita da radon e berillio. Sorgenti di questo tipo erano già state fornite da Giulio Ce-
sare Trabacchi, dell'Istituto di Sanità (proprio per questo soprannominato dai membri del
gruppo "La divina Provvidenza") e utilizzate con lo spettrometro a raggi "i. Finalmente
il contatore di Geiger-Müller registra alcuni conteggi irradiando il fluoro e l'alluminio.
Secondo l'interpretazione data subito da Fermi il nucleo dell'alluminio assorbe un neu-
trone emettendo una particella o: (nucleo di elio) trasformandosi in sodio che a sua volta
decade trasformandosi in calcio con emissione di una particella fJ (elettrone). Il 25 marzo
1934 esce sulla rivista del CNR, la "Ricerca Scientifica" , l'articolo Radioattività provocata
da bombardamento di neutroni-I, il primo di una lunga serie di lavori che vedranno Fermi
protagonista, insieme al suo gruppo, di un filone di ricerca i cui esiti sono per ora assolu-
tamente insospettati. Per procedere più rapidamente Fermi chiede ad Amaldi e Segrè di